A TRIP TO MEXICO

LA LLORONA BY NATALIA MARTINEZ

Natalia Martinez 

Natalia Martinez è nata a Burgos, in Spagna. Ha studiato Restauro d'Arte nella sua città e anni dopo ha completato gli studi in Fashion Design a Milano, città dove decide di soggiornare. 
Attraverso la sua esperienza nella moda, si è interessata ai diversi materiali tessili in una prospettiva più profonda: il filato finale che parte da un tessuto. Da alcuni nastri tagliati dal tessuto si formano le fettuccie e da lì inizia il suo processo di intreccio. Allo stesso tempo, le sue influenze nel restauro artistico hanno portato a un'ossessione per la precisione e il lavoro manuale ripetitivo. L'importanza del colore l'ha sempre accompagnata in entrambi i campi, dal punto di vista estetico nella moda, e della fusione nelle reintegrazioni del colore durante il processo di restauro finale di un'opera. 
Un altro aspetto è stata l'ossessione dell’immagine che una maschera può trasmettere. La sua presenza nella storia è più grande di quanto sappiamo, simbolica e ornamentale, con scopi cerimoniali e pratici, parte dell'inconscio collettivo e individuale, rappresenta le paure e le aspirazioni di una civiltà ed è sempre stata presente sin dalle più antiche culture del umanità. I volti delle maschere hanno bisogno di raccontare, ma si sentono soffocati dalle loro stesse parole che non riescono ad uscire dalla loro bocca. 
Questa serie è stata tessuta dopo aver studiato una tecnica artigianale e sistematica, l'uncinetto, che ha voluto elevare a un livello più complesso e libero. Sbarazzarsi dei modelli piatti consolidati con fibre tradizionali e naturali, per dare vita a possibilità di improvvisazione trasformando la maglia piatta in tridimensionale attraverso fettuccie in lycra e materiali da ferramenta, considerati ignobili. 
Il suo lavoro nasce dal bisogno di libertà, la stessa che si può sperimentare durante la trance di una danza tribale. Questa ricerca di libertà creativa l'ha guidata allo studio di volti irregolari e dificili da esprimere. Si può parlare anche di volti stupiti alla vista di qualcosa di inaspettato, e la stessa cosa si ripete con il tessuto intrecciato che agisce in modo inaspettato. 
Lavora con materiali di scarto e ogni pezzo inizia con la selezione delle fibre elastiche che l'attirano particolarmente, poiché la torsione del tessuto elastico crea un movimento quasi imperfetto e incontrollabile sul risultato finale.
In questo modo lascia anche sentire il tessuto stesso libero e di fare la sua parte. Nonostante l'elemento principale siano le fibre, il suo approccio è scultoreo, disegnando un progetto iniziale per poi proseguire con l'improvvisazione, affrontando l'opera con la precisione del mestiere e la massima spontaneità, portandola in una dimensione che unisce arte e artigianato. 
"Dopo un periodo di apprendimento con la tecnica dell'uncinetto, mi sono chiesta: cosa accadrebbe se infrangessi gli schemi stabiliti per eseguire questa tecnica? C'è un limite a questa libertà? E d'altra parte: è necessario indossare una maschera per rappresentare qualcosa che non siamo? Il nostro viso è una maschera del nostro cuore? Forse le maschere sono più presenti nel nostro quotidiano di quanto non sappiamo"
LA LLORONA
Salías de un templo un día, lloronaCuando al pasar yo te viSalías de un templo un día, lloronaCuando al pasar yo te vi
Hermoso huipil llevabas, lloronaQue la virgen te creíHermoso huipil llevabas, lloronaQue la virgen te creí
Ay, de míLlorona, llorona, lloronaDe un campo lirioAy, de míLlorona, llorona, lloronaDe un campo lirio
El que no sabe de amores, lloronaNo sabe lo que es martirioEl que no sabe de amores, lloronaNo sabe lo que es martirio, uh
No sé qué tienen las flores, lloronaLas flores de un camposantoNo sé qué tienen las flores, lloronaLas flores de un camposanto
Que, cuando las mueve el viento, lloronaParece que están llorandoQue, cuando las mueve el viento, lloronaParece que están llorando
Ay, de míLlorona, llorona, lloronaLlévame al ríoAy, de míLlorona, llorona, lloronaLlévame al río
Tápame con tu rebozo, lloronaPorque me muero de fríoTápame con tu rebozo, lloronaPorque me muero de frío, uh
Dos besos llevo en el alma, lloronaQue no se apartan de míDos besos llevo en el alma, lloronaQue no se apartan de mí
El último de mi madre, lloronaY el primero que te diEl último de mi madre, lloronaY el primero que te di.
credit Giovanni Binotto